Un avviso ai naviganti di Ernst Jünger

lunedì 6 dicembre 2010

Il mondo storico in cui ci troviamo ricorda una nave che si muove velocemente mostrando ora il lato del comfort, ora quello del terrore. Di volta in volta essa è Titanic o Leviatano. E poiché il movimento tiene avvinto a lo sguardo, la maggior parte dei passeggeri ignora di trovarsi al tempo stesso in un regno in cui domina la quiete perfetta. Il secondo di questi regni è a tal punto superiore al primo che sembra contenere quest'ultimo in come fosse un giocattolo, una delle tanti possibili manifestazioni, così tante che di esse non si riesce neanche a tenere il conto. Il secondo regno è il porto, il paese natio, la pace e la sicurezza che ciascuno porta dentro di sé. Noi lo chiamiamo bosco.

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traduzione F.Bovoli- da Trattato del ribelle- Ernst Jünger

4 commenti:

7di9 ha detto...

E' tutto fermo. Il movimento è dentro. Fuori, solo specchi.

7

Ettore Fobo ha detto...

Per 7


Bisogna entrare dentro tutti gli specchi, senza romperli.

Ernst Jünger Anarch ha detto...

Bellissimo! Jünger sapeva dove si puo trovare pace in questo modo.

Ma il suo libro piu bello e´Eumeswil, dove si tratto del anarca.

Ettore Fobo ha detto...

Scusa il ritardo nella risposta, Anarch, ma mi sono dimenticato. Leggerò sicuramente Eumeswil, prima però mi hanno regalato Visita a Godenholm. Grazie del consiglio.